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Nel precedente articolo riguardante alcuni, precisamente 11, buoni motivi per avere un sito web, ho ripetuto parecchie volte il termine ottimizzazione. Cosa vuol dire esattamente ottimizzare un sito web? In questo articolo e nei prossimi inizierò a spiegarne il significato e, pian pianino, andrò ad elencare tutti gli aspetti da tenere in considerazione per avere un sito ben strutturato.
Ottimizzazione per i motori di ricerca.
Ottimizzare un sito, wordpress o normale, per i motori di ricerca significa utilizzare tutti gli accorgimenti che Google e il suo algoritmo tengono in considerazione per aumentare il ranking della tua pagina.
Costruire il sito con una struttura corretta e con dei buoni contenuti aumenterà le probabilità di indicizzarlo correttamente e di conseguenza potrà favorirne il posizionamento su Google.
Migliorandone il posizionamento online, potremo farlo comparire tra i primi risultati nella SERP di Google per le parole chiave che ci interessano.
Breve differenza tra indicizzazione e posizionamento di un sito web
Indicizzazione e posizionamento, associati ad un sito web, sono due concetti differenti, spesso utilizzati come sinonimi. Partiamo dal termine indicizzazione.
Questo termine viene utilizzato per indicare che il tuo sito web e le sue pagine sono presenti tra gli indici di Google quindi lui sa che il tuo sito esiste. Perciò si il tuo sito è indicizzato su Google
Immagina il tuo sito internet come una cartellina piena di fogli, dove i fogli sono le pagine presenti, Google prenderà la tua cartellina e la metterà nella sua mega cassettiera di cartelline, però non sai dove ti metterà.
Sarai una cartellina insignificante di carta posizionata in un cassetto a caso sperduto chissà dove. Insomma, non ti vedrà nessuno però sei presente, quindi indicizzato online.
Qua entra in gioco il termine posizionamento.
Per posizionamento di un sito sui motori di ricerca s’intende scalare la serp di Google per essere tra i primi risultati di ricerca con le parole chiave che ci interessano. Quindi il nostro obiettivo è prendere la nostra cartellina insignificante e renderla utile quando l’addetto alle cartelline di Google avrà necessità di cercare informazioni sul settore trattato dal nostro sito.
L’addetto alle cartelline sarà il nostro utente che cerca e se il nostro sito comparirà tra i primi risultati allora avremo fatto un buon lavoro. Quindi potremo dire che il tuo sito web è posizionato su Google
Come faccio ad indicizzare il mio sito su Google?
Per indicizzare il tuo sito su Google, e quindi far sapere a big G che esisti anche te, devi assicurarti che il sito abbia una sitemap, ossia un file xml contenente tutte le pagine e sezioni del sito web.
Indicizzare un sito WordPress è molto semplice perché ci sono moltissimi plugins che ti generano una sitemap.xml , mentre se il tuo sito non utilizza un CMS, bisognerà seguire altre strade, che andremo a spiegare nel dettaglio prossimamente. Quindi per indicizzare il tuo sito wordpress o non wordpress, il web designer dovrà creare questa sitemap e poi inviarla a Google tramite la Google search console. Così facendo i bot andranno a scansionare il sito e salveranno le pagine all’interno dei database di Google.
Questo è uno degli accorgimenti principali per una corretta indicizzazione sui motori di ricerca.
Seguiranno poi altri consigli, oppure se sei curioso contattami e chiedimi qualsiasi informazione.
Ottimo, ora che abbiamo chiarito questi due concetti, andiamo ad analizzare brevemente quelli che sono alcuni aspetti fondamentali per indicizzare e posizionare il tuo sito web ed essere visibili su Google
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Rendersi visibile agli occhi di Google
Per ottenere una buona visibilità sui motori di ricerca bisogna seguire diversi step molto importanti.
Partiamo dal primo step.
Ricerca del problema
Mettiamo caso tu sia un’azienda che vende delle solette per scarpe e vuoi creare il tuo sito online per pubblicizzare i tuoi prodotti e aumentare le vendite. Normalmente per il sito verrà fatta un’attività SEO affinché venga posizionato per la parola chiave solette per scarpe.
Finito il sito, ottimizzato per quella parola chiave, sei felicissimo perché per la parola soletta scarpa sei tra i primi risultati di ricerca. Però sfortunatamente vedi che le vendite non aumentano, i visitatori mmmh.. ci sono e anche no. Questo vuol dire che hai sbagliato l’approccio iniziale e quindi hai sbagliato la tua attività seo.
In questo caso bisognava focalizzare l’attività SEO su quelli che possono essere i problemi o le necessità degli utenti.
Se sono uno sportivo e ho la necessità di trovare delle solette per la mia attività sportiva, ad esempio calcio, andrò a cercare online “solette per scarpe da calcio” oppure, ho i piedi piatti o i piedi cavi, andrò a cercare su Google “soletta piedi piatti”, oppure “problema piede cavo”.
Se avrai ottimizzato il sito per la parola chiave “soletta scarpa”, non verrai mai fuori.
Perciò, la prima cosa da fare è quella di cercare il “problema” e poi, a seconda del problema, fornire la soluzione, quindi le tue solette!
Ricerca delle keyword
Una volta individuati i problemi inizia la seconda fase, ossia la ricerca delle keywords.
Per una buona attività seo su un sito web, la ricerca delle keywords è la fase più importante perché ci permetterà di migliorare il nostro posizionamento su google e posizionarlo per molte chiavi di ricerca.
CI sono molti strumenti gratuiti che ci permettono di trovare le keywords per i nostri contenuti.
Uno molto semplice da utilizzare è…. niente meno che google.it! Se nella barra di ricerca di Google scrivi, restando fedeli al precedente esempio, solamente la parola solette ti verranno fuori le ricerche correlate. Quindi può essere già un ottimo punto di partenza per creare contenuti buoni per i motori di ricerca.
Ottimizzazione immagini & testi
Una volta trovate le keywords andremo a creare i testi da inserire nel sito.
Scrivere testi siamo capaci tutti, ma quanti sono capaci di scrivere testi sia per i motori di ricerca che per gli utenti? I SEO copywriter.
Loro fanno questo mestiere, quindi per creare buoni testi e aumentare le possibilità di raggiungere un buon posizionamento è meglio affidarsi a loro .
Altrimenti, il pericolo di scrivere cose a caso oppure, peggio ancora, ripetere troppe volte la stessa keyword, aumenta notevolmente provocando diversi danni.
N.B RIpetere troppe volte la stessa keyword nella pagina farà arrabbiare Google e ciò significa che non ti posizionerà tra i primi risultati di ricerca.. il famoso keyword stuffing andava di moda una volta, ora l’algoritmo di Google è molto più sveglio.
Poi, oltre ai testi, bisognerà scegliere correttamente le immagini evitando il più possibile di prendere immagini utilizzate da altri siti e soprattutto bisognerà renderle leggere, rinominandole con le parole chiave utili a fini SEO.
Quindi se la tua immagine tratterà una soletta per le scarpe da calcio la rinominerò, ad esempio : soletta-per-scarpe-da-calcio.jpg e non img01,jpg. Così facendo, anche l’utente che cercherà su Google immagini potrà arrivare al tuo sito in maniera più facile.
Accorgimenti necessari per il tuo sito
Tutto molto bello, le keywords, le foto, i testi… però dobbiamo tenere in considerazione alcune specifiche fondamentali che il tuo sito dovrà avere per essere tra i primi risultati su Google. Altrimenti il tuo lavoraccio sarà poco utile.
Uno degli aspetti fondamentali è il seguente: il tuo sito dovrà essere responsive.
Cosa vuol dire questo termine così strano? Ottimizzato per i dispositivi mobile.
Il tuo dispositivo deve essere ottimizzato affinché l’utente che visiterà il tuo sito da smartphone o tablet possa essere in grado di utilizzarlo senza alcuna limitazione. Un sito dev’essere progettato mobile first, quindi pensando prima alla versione mobile e poi desktop. Questo perché tutti utilizziamo uno smartphone, perciò se il tuo sito è ottimizzato per gli smartphone, offrirai al tuo utente un’esperienza di navigazione diversa rispetto ad un sito che non lo è. Se il tuo sito non sarà responsive, Google se ne accorgerà e molto probabilmente ti penalizzerà . E tu non vuoi essere penalizzato, giusto? Assolutamente no, tu vuoi essere visibile nei motori di ricerca e, perché no, vorresti essere primo tra i risultati. Bene!
Altro aspetto fondamentale è che il tuo sito dovrà essere rapido, veloce, scattante! Questo perché la gente si stanca presto e se un sito non si carica in pochissimo tempo, uscirà subito.. e indovina, Google se ne accorgerà e ti sfavorirà. Ti darò alcuni consigli nei prossimi articoli su come rendere velocissimo il tuo sito.
Altro fattore di ranking importantissimo, il certificato ssl. Si, questo è diventato un fattore di ranking. Ma cosa vuol dire esattamente? Per adesso te basterà sapere che il tuo dominio dovrà essere in https, quindi nel Browser NON dovrà comparire la scritta Non sicuro,
Conclusioni
Ottimo, ora che abbiamo visto una piccolissima parte di cosa significa ottimizzare un sito web per i motori di ricerca, non ti resta che prendere il tuo sito, se ce l’hai, altrimenti chiedimi informazioni gratuite per realizzarne uno, e guardare se segue almeno alcune delle regole principali. Ah, non vorrei demoralizzarti, ma i fattori di ranking sono 200.
Nei prossimi articoli andremo ad analizzare alcuni dei principali fattori di ranking presi in considerazione da Google per migliorare il tuo posizionamento.