Guida ai 200 fattori di ranking per il posizionamento su Google

Guida ai 200 fattori di ranking per il posizionamento su Google

In uno dei precedenti articoli ho parlato dell’ottimizzazione per i motori di ricerca di un sito web, accennando al fatto che Google prende in considerazione un sacco di aspetti per migliorare il posizionamento del tuo sito internet. Per questo motivo, ho deciso di scrivere questa mini guida ai 200 fattori per posizionare il tuo sito su Google migliorandone il ranking e scalare la SERP del motore di ricerca più importante.

 

Chi ha detto che sono 200 i fattori di ranking ?

Durante un Congresso degli Stati uniti nel 2018, il CEO di Google, Sundar Pichai, fu interrogato su diversi aspetti relativi all’azienda , tra cui la famosissima domanda sul perché cercando idiot su Google compaiono le immagini di Trump, ha rivelato che, durante una ricerca da parte di un utente,  la keyword viene messa in relazione con le pagine attualmente indicizzate  e viene creata una sorta di classifica secondo 200 segnali che ne determinano il posizionamento. 

 

Ecco il video

Le nove aree principali per un buon posizionamento su Google

Questi fattori di ranking possono essere suddivisi in 9 aree, precisamente:

  1. Fattori legati al Dominio (Domain Factors).
  2. Fattori a livello di Pagina (Page-Level Factors).
  3. Fattori a livello di Sito (Site-Level Factors).
  4. Fattori di Backlink (Backlink Factors).
  5. Interazione degli Utenti (User Interaction).
  6. Regole speciali dell’algoritmo di Google (Special Google Algorithm Rules).
  7. Segnali del brand (Brand Signals)
  8. Fattori di webspam on-site (On-Site Webspam Factors).
  9. Fattori di webspam off-site (Off-Site Webspam Factors).

In questa prima parte della guida ai 200 fattori per il posizionamento su Google, andremo ad analizzare gli aspetti legati al dominio. 

 

I fattori legati al dominio

Intanto capiamo, cos’è un dominio? Senza entrare nel dettaglio, un dominio è semplicemente il nome con il quale viene identificato un sito web ospitato all’interno di un server che risponde ad un determinato indirizzo IP, ad esempio 45.158.96.23.  Quindi, il classico www.pippo.it.

Ogni dominio dev’essere acquistato e costa pochi euro l’anno. Se ci si vuole abbinare anche un’hosting, la cifra potrebbe variare in base al servizio acquistato.

Anzianità

 Anche se non sembra essere uno dei fattori principali per il ranking, l’anzianità del dominio può essere vista di buon’occhio da Google perché potrebbe utilizzarne le informazioni storiche .

Matt Cutts disse:

La differenza tra l’autorità di un dominio vecchio di sei mesi e uno vecchio di un anno, non è così grande

 

 

Keyword nel Top Level Domain

Significa utilizzare la keyword nel dominio principale e può influire come segnale di rilevanza rispetto ad un argomento 

Keyword usata come prima parola del dominio

Simile al punto precedente, ma viene data importanza alla posizione nel nome dominio.  Quindi, se la keyword è utilizzata come prima parola potrebbe avere maggiore importanza per Google

Keyword nel sottodominio

Avere la parola chiave nel sottodominio è considerato un fattore di ranking per il posizionamento su Google e potrebbe migliorare il tuo posizionamento sui motori di ricerca .

Ecco un video di Matt Cutts relativo alle keywords

EMD, corrispondenza esatta della keyword

Anche se ha perso leggermente importanza con il tempo, l’esatta corrispondenza del dominio con la parola chiave potrebbe essere un vantaggio rispetto ai competitor.  Google ha specificato che solo i siti web con contenuti di qualità manterranno un buon posizionamento, mentre quelli di bassa qualità perderanno posizioni.

Informazioni di chi registra il dominio

Mantenere i dati visibili di chi ha registrato il dominio potrebbe essere visto positivamente da Google, al contrario, tenerli nascosti potrebbe far pensare che il registrante possa essere uno spammer

Penalizzazione del registrante

Se chi ha registrato il dominio ha ricevuto in passato delle penalizzazioni, Google potrebbe ricordarsene e monitorare con più attenzione il sito web

Country Code nel dominio

Avere il country code nel dominio potrebbe favorirti nel paese in cui operi il tuo business, però potrebbe non avere lo stesso effetto nei paesi esteri.  Il country code nel dominio è l’estensione, ad esempio,  .it per l’Italia. 

Durata della registrazione

Un altro fattore di posizionamento preso in considerazione da Google, è la durata della registrazione del dominio. Se hai acquistato un dominio e hai impostato la scadenza a lungo termine, Google potrebbe vederti positivamente attribuendo al tuo sito una previsione di legittimità e sicurezza

Un brevetto di Google cita:

I domini ufficiali (legittimi) delle aziende sono spesso rinnovati per molti anni di fila in anticipo, mentre siti spam e doorway (illegittimi) raramente vengono rinnovati per periodi superiori ad un anno. Pertanto, la data di scadenza di un dominio può essere usata per identificare un dominio legittimo da uno illegittimo.

Cronologia del dominio

Lo storico di un sito web può influire molto sul posizionamento nei motori di ricerca. Google, in base alla cronologia del tuo dominio, potrebbe resettare o penalizzare ulteriormente il sito web. Bisogna avere sempre un’occhio di riguardo.

 

Conclusione

Bene, abbiamo analizzato la prima parte della guida relativa ai 200 fattori presi in considerazione da Google per posizionare il tuo sito web. 

Nei prossimi articoli andremo ad analizzare i fattori legati a Livello pagina, quindi tutti gli accorgimenti necessari che devono essere presi durante la fase di sviluppo del sito.

 

Come potrete aver ben visto, posizionare su Google un sito web non è facile. Bisogna prendere in considerazione moltissime variabili e realizzare pagine web con una certa attenzione.  Inoltre Google rilascia spesso aggiornamenti al suo algoritmo per il posizionamento sui motori di ricerca, perciò bisogna sempre restare sincronizzati per non perdere posizioni nella SERP.